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Don Ettore Cannavera


Per decenni si è messo al servizio di un'altra idea di pena.

Attraverso il suo doppio ruolo di cappellano dell'istituto penale minorile di Quartucciu nonché di fondatore della Comunità 'La Collina' a Serdiana, non solo ha offerto a centinaia di ragazzi entrati nel circuito penale occasioni di recupero sociale ma ha anche svolto un ruolo critico nei confronti di una idea di pena vendicativa.

Ha da sempre sostenuto pubblicamente come la carcerazione per i ragazzi dovrebbe essere definitivamente superata. Ha pubblicamente messo a disposizione il suo ruolo di ministro di culto cattolico a disposizione di tutti gli altri credi religiosi, credendo profondamente nell'intercumenismo.

Ha infine rinunciato allo stipendio che lo Stato gli conferiva in quanto Cappellano del carcere sostenendo che fosse ingiusto essere pagato per qualcosa che dovrebbe attenere alla libertà di coscienza.

Ha pubblicamente posto il tema dei giovani adulti detenuti, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, chiedendo nei loro confronti una "maggiore attenzione pedagogica".

Questa la motivazione del premio che gli è stato conferito a Milano nel 2016 dalla Coalizione italiana per le libertà e i diritti civili coordinata da Cecilia Strada (Presidente di Emergency).

Don Cannavera per 24 anni è stato Cappellano del Carcere minorile di Quartucciu. Sempre impegnato nel sociale e con i giovani, partendo dall’Associazione di volontariato “Cooperazione e confronto” nel 1995 ha dato vita all’esperienza comunitaria “La Collina” che opera nel campo della prevenzione e riabilitazione di adolescenti e giovani adulti in difficoltà.

E’ psicologo, psicoterapeuta, pedagogista.

Dal 2011 è docente associato di Psicologia Generale presso la Pontifica Facoltà Teologica della Sardegna.

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